Esattamente due anni fa, il 27 maggio 2013, aveva inizio il processo sulla trattativa Stato-mafia, Bagarella + 9, davanti alla seconda sezione della Corte di Assise di Palermo. La prima udienza si tenne all’aula bunker del Pagliarelli.
Ricordo come allora l’emozione di quel giorno, ero felice ed emozionata: quella difficile inchiesta, osteggiata e ostacolata in ogni modo, era arrivata alla fase dibattimentale, era sfociata in un processo che vedeva sul banco degli imputati per la prima volta uomini delle istituzioni accanto a boss mafiosi. Continua a leggere